Orientare per creare |
MODERA VINCENZO RISPOLI UNIVERSITA’ MAGNA GRAECIA CATANZARO Sessioni di approfondimento Proposta di un Progetto di Orientamento al lavoro Lo sviluppo di una persona dipende dalla persona stessa, in particolare dalle scelte che compie e che devono rispettare sempre la libertà delle scelte individuali. L’orientamento professionale sta assumendo sempre più un'importanza strategica nel mondo produttivo. Esso viene incontro ai fabbisogni formativi espressi dalle aziende, alle esigenze dei giovani di acquisire competenze e dei lavoratori di mantenersi aggiornati sulle continue trasformazioni delle attività produttive ed ai mutamenti del mercato del lavoro che richiedono cambiamenti e riconversioni lavorative nell’arco dell’intera vita professionale. Finalita' Finalità del progetto è promuovere la cultura dell’orientamento al lavoro per favorire e stimolare creatività e competitività nei giovani alla ricerca di lavoro (Risoluzione U.E. del 18 maggio 2004). METODOLOGIA Azione-Formazione-Ricerca La metodologia di intervento deve puntare alla realizzazione di laboratori all’interno delle comunità professionali, privilegiando e valorizzando il lavoro all’interno delle aziende. STRUMENTI DA UTILIZZARE Colloquio d’orientamento: Spesso si ha bisogno di un “sostegno” per organizzare le proprie informazioni in modo corretto, per valutare le diverse alternative di scelta, per analizzare le decisioni da prendere in tutte le loro implicazioni. Tecniche di ricerca attiva del lavoro: La ricerca del lavoro è in sé un vero e proprio lavoro che implica l’attivazione di tutte le proprie risorse. Per trovare lavoro bisogna imparare a cercarlo (strategie di marketing). Bilancio delle competenze: Il bilancio delle competenze rappresenta un percorso della capacità di valutazione della propria situazione attuale e potenziale che si conclude con l'elaborazione di un progetto al fine di consentire lo sviluppo professionale della persona. Fare un bilancio delle competenze significa quindi svolgere un’attenta autovalutazione al fine di definire un obiettivo professionale reale, concreto e comunicabile. Officine di Ricerca: lavorare in comunità di pratica
Banca-dati Vincenzo Rispoli Sintesi dei punti rilevanti emersi nel laboratorio
Nell’ambito del Forum e-Labora, il laboratorio “ORIENTARE PER CREARE”, è stato un contenitore nel quale si sono illustrate, analizzate sviluppate idee e metodologie impiegate nella ricostruzione del percorso scolastico-formativo-lavorativo.
Il lavoro svolto nell’ambito del laboratorio ha favorito la riflessione di gruppo sulle tematiche centrali che riguardano la ricerca d’impiego. L’intervento dei singoli relatori si è sviluppato su due aspetti fondamentali: il primo incentrato sul riconoscimento e sulla valorizzazione centrale dell’orientatore; il secondo di tipo metodologico riguardante i mutamenti nell’ambito lavorativo e le nuove sfide che l’orientamento dovrà affrontare. In particolare, è emerso come, nell’attuale scenario di crisi economica, sociale e del lavoro, l’orientamento, un servizio fondamentale nella gestione e sviluppo delle Risorse Umane, debba aggiornare i suoi strumenti e le misure di intervento, per restituire valore all’azione di promozione dell’individuo nella ricerca del lavoro in rapporto alla propria storia personale. La dott.ssa Giusi Montalbano, Ricercatrice ISFOL, ha illustrato brevemente l’attività di ricerca condotta dall’Istituto sull’orientamento e la formazione. La relatrice si è soffermata, soprattutto, sugli investimenti che l’Unione Europea, attraverso i ministeri e le istituzioni locali, sta realizzando sulla risorsa “giovani”. In particolare, ha illustrato, un progetto, che mira a far dialogare i Servizi che accompagnano il cliente nella ricerca del lavoro, sottolineando che in tutto ciò è fondamentale la conoscenza di se stessi, delle proprie competenze, di ciò che si desidera ma soprattutto la conoscenza del contesto ambientale. La dott.ssa Concetta Fonzo, del Centro Risorse Nazionale Orientamento Euroguidance, ha offerto ai partecipanti l’opportunità di scoprire, attraverso una sintetica panoramica, gli strumenti e le risorse messe a disposizione dall’ Unione Europea a supporto dell’orientamento e, in particolare, sulla mobilità internazionale, quali ad esempio “Gioventù in movimento”, una iniziativa a sostegno della mobilità dei giovani in ambito europeo. La relatrice, infine, ha sollecitato i partecipanti al laboratorio ad utilizzare tutti gli strumenti di informazione sulle inziative e opportunità offerte dai programmi europei. Il dott. Walter Fonte, Segretario Regionale Confartigianato, ha sottoposto all’attenzione dei partecipanti una riflessione derivante dall’esame degli obiettivi perseguiti nel “Piano Strategico Triennale” delle Attività Produttive 2011-2013, concordate al Tavolo di Concertazione e in fase di approvazione da parte della Giunta Regionale della Calabria. Nell’ambito dei processi formativi, il relatore si è soffermato sulla necessità di avviare attività partendo dai bisogni e dalle risorse presenti sul territorio, in particolare, attività formative nell’ambito del settore metalmeccanico, alimentare, chimico, del legno, dell’energia alternativa, settori in grado di attivare processi innovativi; al fine di ridurre la dipendenza della nostra Regione dall’esterno. Tutto ciò può essere reso possibile solo se si ha il capovolgimento della mentalità imprenditoriale calabrese, vale a dire il superamento dell’individualismo verso forme collettive di impresa Il dott. Antonio Blandino, Dirigente Tecnico Ufficio Scolastico Regionale per la Calabria, ha evidenziato le relazioni tra la scuola e il sistema produttivo e i ruoli che entrambi hanno nell’ambito delle sfide comuni. Si è soffermato, inoltre, sull’importanza che l’orientamento ha nella lotta contro i fenomeni di dispersione e disoccupazione giovanile. Infine, il relatore ha stimolato la riflessione sul sistema istruzione–formazione–lavoro, sottolineando l’importanza di tale sinergia per prevenire il rischio di esclusione sociale. La dott.ssa Marirosa Gioia, Delegata ASSIPRO (Associazione Italiana Operatori dell’Orientamento), si è soffermata sul lavoro che l’Associazione sta portando avanti per la creazione di un Registro Nazionale degli Operatori dell’Orientamento; un’ iniziativa questa attuata in collaborazione con COFIR (Consulenti, Orientatori, Formatori in Rete) e ASITOR (Ass. Italiana per l’Orientamento), al fine di contribuire alla professionalizzazione dell’orientatore. La dott.ssa Maria Grazia Matta, Responsabile del CPI (Centro per l’Impiego) di Torino, ha evidenziato l’importanza dell’accesso all’informazione per la creazione di opportunità lavorative e/o formative e, quindi, il ruolo dei Servizi pubblici per l’Impiego. L’attenzione è stata focalizzata sulle principali attività e servizi erogati dai Centri per l’Impiego e sull’opportunità di fornire i servizi in linea con i diversi target d’utenza. Il dott. Fabio Narciso, Responsabile del Servizio Imprese e Ammortizzatori Sociali del CPI di Terni, ha illustrato una iniziativa, tra le tante attivate dalla Provincia di Terni, concernente il rilancio dell’economia e dell’occupazione; tale iniziativa è denominata “Prodotto di filiera”. Questo è uno strumento di work experience della durata di 6 mesi, preceduta da una breve formazione iniziale nelle aziende e sostenuta dall’erogazione di un voucher, con l’impegno obbligatorio da parte dell’azienda all’assunzione. Le work experience sono rivolte a soggetti disoccupati; le attività hanno pertanto caratteristiche di aiuti alle persone in cerca di lavoro e non si configurano come aiuti alle imprese. Il dott. Angelo Falsini, Esperto consulente di Orientamento per la Toscana, ha evidenziato i cambiamenti intervenuti nei servizi all’impiego per effetto della crisi che negli ultimi anni ha toccato il mercato del lavoro. In particolare, sono stati descritti gli interventi di orientamento offerti a persone in cerca di lavoro o a persone che hanno perso il lavoro. Egli si è soffermato anche sugli sforzi che le amministrazioni provinciali fanno per stimolare e per aumentare le possibilità di contatto con le imprese presenti sul territorio al fine del reinserimento al lavoro. Il dott. Falsini, inoltre, ha puntualizzato la necessità di avere figure e competenze all’interno dei servizi che conoscano molto bene il mercato del lavoro a livello locale. Infine, la necessità di orientare le persone al lavoro non può prescindere da competenze sempre più specializzate che il lavoratore stesso deve possedere poiché egli, oggi più che mai, deve misurarsi con una domanda più globale Agli interventi dei relatori è seguito un ampio e vivace dibattito. Risultati del laboratorio In sintesi si possono tracciare i seguenti punti rilevanti emersi dal dibattito:
La presentazione di diverse esperienze nell’ambito del laboratorio e le riflessioni sviluppate hanno portato ad delineare un nuovo “ruolo” dell’orientatore e tutti hanno convenuto sulla necessità del riconoscimento professionale di tale esperto.
Catanzaro, 25 marzo 2011
La coordinatrice del laboratorio Il Moderatore del laboratorio
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