Conoscere per competere PDF Stampa E-mail
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 MODERA STEFANO DE FRANCISCIS UNIVERSITA’ MAGNA GRAECIA CZ
DOMENICO TORCHIA DIRIGENTE TECNICO UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER LA CALABRIA
ANTONINO BUSSANDRI DIRETTORE OPERATIVO PER L’ASSISTENZA AGLI INTERVENTIDI POLITICA DEL LAVORO E PER L’OCCUPAZIONE PROMUOVI ITALIA
GIAN MARIA GRUTTADAURIA RESPONSABILE FON.AR.COM SEDE TERRITORIALE SUD
FERDINANDO LOBELLO PRESIDENTE ENTE BILATERALE COMMERCIO E SERVIZI CZ
ANGELA BANDIERA CONSULENTE EURES
MARIA ROSARIA SABIA Dirigente Ufficio Lavoro Formazione e Politiche Sociali della Provincia di Potenza
MANUELA MORENI Dirigente Settore Welfare, Lavoro e Formazione Professionale della Provincia di Piacenza

Sessioni di approfondimento

‘’La conoscenza è la consapevolezza e la comprensione  di fatti, verità o informazioni ottenuti attraverso la esperienza o l’apprendimento…… ’’
Non è una frase di un importante stratega dei sistemi formativi ed educazionali del nostro secolo.
E’ semplicemente la definizione della Conoscenza tratta da Wikipedia 2011.
E non è neanche tanto originale.
Fu Aristotele, nel 300 a.C., a fondare sulla ‘’conoscenza’’ il valore ed il destino dell’essere umano.
Il filosofo, fondatore dell’Epistemologia, la scienza che studia la conoscenza, fu il maestro di un certo Alessandro Magno, il conquistatore. Certamente secondo a nessuno in tema di competitività.
Ed Alessandro era, e lo rivendicava, un uomo pieno di curiosità, affamato di conoscenza; della storia, della geografia ma anche dei costumi e degli usi dei suoi nemici e del suo popolo. Sosteneva che la forza del suo esercito era tutta nei libri che egli portava sempre con sé.
E’ un esempio molto efficace dell’importanza della conoscenza in una realtà nella quale la competitività è il ‘’metodo’’ del confronto e delle valutazioni conseguenti, ad ogni livello, all’obiettivo primario della occupazione e della qualificazione professionale ed economica.
La Conoscenza Pura è dei filosofi, degli scienziati ed ha obbiettivi alti e complessi. E’ una conoscenza nella quale la competitività è nel metodo e nei risultati della ricerca indipendentemente dalle ricadute immediate ed operative.
Conoscere per Competere invece presuppone una conoscenza ‘’orientata’’ alla competizione ed adattata sia agli obbiettivi che agli attori della stessa.
Nel mondo della professionalizzazione l’obbiettivo è creare una conoscenza selettiva e selezionata per portare risultati nella competizione della vita.
Bisogna quindi, innanzi tutto, strutturare una filiera di conoscenze che è organizzata in almeno tre diversi processi operativi:
Strategia della conoscenza: identificare quali sono o devono essere gli obbiettivi primari da raggiungere attraverso i processi della conoscenza (globale, istituzionale, organi della programmazione, mondo del lavoro).
Programmazione della conoscenza: allestire le procedure di accesso, definire ed adattare i metodi dell’apprendimento, implementare le verifiche della conoscenza ottenuta per garantire adeguato livello di competitività (strutture formative, università, network universitari, istituzioni del territorio).
Comunicazione della conoscenza: garantire l’opportuna diffusione dei progetti e dei programmi di formazione, degli obbiettivi e dei percorsi d’accesso. Facilitare la pianificazione integrata del sistema formativo - professionale per ottimizzare il risultato attraverso una flessibilità programmatica (istituzioni, osservatori territoriali, enti formativi, mondo del lavoro, centri per l’impiego).
Il compito di un buon gestore della conoscenza è quindi, in definitiva, quello di produrre, selezionare, adattare e commercializzare la formazione per il miglior risultato ottenibile nella competizione del mondo del lavoro e delle professioni.

Prof. Stefano de Franciscis

Coordinatore Commissione Alta Formazione e Post Laurea
Università Magna Græcia di Catanzaro